L'uomo che ride
شادي إيهاب
Editora: REA Multimedia
Sinopse
L'uomo che ride è un romanzo di Victor Hugo, pubblicato nel 1869. Narra la storia di un bambino di dieci anni che viene abbandonato da un gruppo di uomini, prima di salpare, sulla costa inglese nei pressi di Portland. Malgrado le condizioni atmosferiche siano proibitive la nave fa ugualmente rotta verso il mare, ma affonda poco dopo. Gli uomini a bordo, consapevoli della loro sorte, decidono prima di morire di affidare ad un messaggio contenuto in una bottiglia il segreto di cui sono portatori. Intanto il bambino, disperato, affamato e a piedi nudi, vaga nella tempesta cercando di raggiungere un filo di fumo intravisto solo per un attimo. Durante il suo cammino scopre sotto la neve una donna morta di freddo, che tiene in grembo una neonata ancora viva. Il bambino si spoglia del suo camiciotto per scaldare la piccola e la prende con sé. Raccolta la bimba giunge alla casa-mobile di Ursus. Questi, che accoglie e nutre i due piccoli, è un vagabondo un po' filosofo, un po' poeta e un po' medico che vive con il suo unico compagno, il lupo addomesticato Homo, in una piccola baracca su ruote, con la quale gira la Gran Bretagna. È proprio dalle parole di Ursus che il lettore viene a conoscenza di una non specificata deformità del bambino e della cecità della neonata. Il difetto appena accennato si rivela essere una terribile deformazione che sembra dare al viso una perenne risata. Più tardi scoprirà di essere figlio legittimo di Lord Linnaeus Clancharlie, pari d'Inghilterra, acquisendo così il titolo nobiliare. Il giorno successivo viene condotto alla camera dei Lord per l'investitura ufficiale, ma, dopo aver preso la parola e aver attaccato l'aristocrazia per la sua indifferenza nei confronti del popolo sofferente, viene deriso e insultato da tutta l'assemblea. In preda ad una cupa disperazione e sentendosi completamente estraneo al mondo della nobiltà decide così di tornare da Ursus e da Dea. La tematica principale del romanzo è quella di descrivere l'opulenza e il parassitismo della nobiltà, in contrasto con la povertà in cui versa il popolo, concetto comune ad altri capolavori di Hugo.