Il sapore del vino e altri racconti
Roberta Andres
Maison d'édition: Le Mezzelane Casa Editrice
Synopsis
Undici racconti il cui filo conduttore sono le relazioni affettive, un filo che, attraverso svariate ambientazioni e contingenze, dà vita a trame in cui è facile ritrovarsi per condividere le emozioni dei protagonisti. La raccolta è composta da undici racconti, dieci che esplorano il tema delle relazioni affettive e uno basato sulla mancanza di relazioni che porta alla follia. Varie le tipologie di rapporto e diverse tonalità emotive: “Il sapore del vino” e “Via Fabio Filzi, Catania” raccontano storie di amori del passato, di quelli che restano nell’anima e nel ricordo per tutta la vita. “Due numeri” e “Una questione di immagine” parlano di coppie in crisi: il primo dal punto di vista femminile, il secondo imperniato sulla violenza di genere in un rapporto matrimoniale. “Lui e lei” presenta un innamoramento ai tempi del web: i due protagonisti espongono, ciascuno dal proprio punto di vista, la conoscenza attraverso una chat, il loro coinvolgimento improvviso e violento e lo svanire della relazione, bruciata dalla concretezza della vita quotidiana. Anche “Bambini” ha un doppio punto di vista: quello del piccolo Mattia, affascinato da una bambina rom per cui scappa al controllo materno, e quello della madre, Margherita, alle prese con le difficoltà della maternità. “Black out è ambientato durante la Notte Bianca di Roma e il grande black out del 2003; l’evento e l’incidente casuale diventano motivo di consapevolezza per Erica, neomamma in deficit di sonno; per Adriano, stanato dal suo distacco dalla realtà dalla paralisi degli elettrodomestici; per Francesca, che nel buio incontra un uomo. “IL paziente invisibile”, “La terra desolata”, “La croce”, raccontano altri generi di rapporti affettivi: il primo l’amore da transfert di una donna per il suo analista; il secondo l’amore per la vita di due malati di cancro in un mondo distopico; il terzo la ricerca del padre scomparso da parte della protagonista. Il ritiro autistico che porta la protagonista a mangiare ossessivamente cose non commestibili è narrato in de “Il mio gusto”, storia dello sviluppo di una patologia psichica, dall’esordio al ricovero coatto.