Vestire gli ignudi seppellire i morti
Nichi Vendola
Casa editrice: Marcianum Press
Sinossi
«In tutta sincerità io penso che “vestire gli ignudi” non sia un’opera di misericordia, ma sia la misericordia tutta intera [...]. È come se seppellire un corpo corrispondesse al disseppellirne l’anima: così la morte diviene una sorta di epifania, la rivelazione della vita» (Nichi Vendola) Se proviamo a “spogliare” la parola “ignudo” della sua astrattezza, scopriamo che “ignudi” sono tutti coloro che vengono «spogliati di autonomia, di dignità, di valore. Vestirli significa liberarli dalle catene, accogliere la ricchezza della loro diversità, offrire un riparo da ogni violenza». In fondo, “vestire gli ignudi” significa «svestirsi del proprio egocentrismo». Segue una riflessione di ampio respiro sul tema della sepoltura come rimedio contro quell’horror vacui che ci toglie il respiro: la morte. Uno scritto ricco di riferimenti al mito, alla filosofia, alla religione e alla storia, anche a quella più drammaticamente recente.