Grammatica dell'indignazione
Livio Pepino, Marco Revelli
Editora: Edizioni Gruppo Abele
Sinopse
Nel 2013, l’Italia si avviava ad affrontare un passaggio drammatico della propria crisi economica e sociale: disoccupazione crescente, aumento della povertà assoluta e relativa, fragilità del sistema bancario, remunerazioni bloccate da anni, e la necessità di reperire i 50 miliardi di euro della prima rata imposta dal famigerato fiscal compact. Il tutto in una crisi morale e istituzionale senza precedenti e con i tradizionali sistemi della rappresentanza travolti dagli eventi. Nel Paese l’indignazione era maggioranza, schiacciante maggioranza, eppure non contava nulla a livello istituzionale oppure veicolava movimenti populisti e pieni di contraddizioni, alimentando così il rischio di chiudersi in se stessa e produrre sfiducia e rassegnazione anziché resistenza e progettualità. Di qui l’idea di questa grammatica, sospesa tra analisi e proposta, da maneggiare come una “cassetta degli attrezzi” utile a guidare il cambiamento. Ambiente e grandi opere – Beni comuni – Conflitto di interessi – Corruzione – Crisi e modello di sviluppo – Cultura – Diritti – Disuguaglianza – Donne – Eurofinanza – Europa – Giustizia – Informazione – Lavorare nel sociale – Lavoro – Mafia e antimafia – Politica – Poveri – Razzismo – Riforma costituzionale – Scuola – Spese militari – Tav.