Alice nel Paese delle Meraviglie
Lewis Carroll
Publisher: Lewis Carroll
Summary
Alice nel Paese delle Meraviglie (titolo originale Alice's Adventures in Wonderland) è un romanzo fantastico pubblicato per la prima volta nel 1865 dal matematico e scrittore inglese reverendo Charles Lutwidge Dodgson, sotto il ben più noto pseudonimo di Lewis Carroll. Sognando di seguire un coniglio bianco, Alice cade letteralmente in un mondo sotterraneo fatto di paradossi, di assurdità e di nonsensi. Nella sua caccia al coniglio le accadono le più improbabili disavventure. Segue il coniglio nella sua tana e, con suo enorme stupore, nota che le pareti sono arredate con tazze e scaffali e quadri e cartine geografiche appese con mollette da bucato; dopo un discorso immaginario con la sua gatta Dina, atterra su un mucchio di ramoscelli e foglie secche. Davanti a lei, si presenta un lungo passaggio che conduce in una stanza prevalentemente costituita da un corridoio lungo ma basso e da una serie di lampadari che pendono dal soffitto. Qui, vi sono una moltitudine di porte che la bimba tenta invano di aprire. Quando, però, nota una porticina, i suoi occhi scorgono un magnifico giardino e vorrebbe, perciò, attraversarlo a tutti i costi ma i suoi sforzi per entrare si rivelano inutili in quanto è troppo grande per poterlo oltrepassare. Decisa a non darsi per vinta così facilmente, nota su un tavolino di vetro a tre gambe, apparso poco prima, una chiavetta color oro brillante ed una bottiglietta che portava la scritta "Bevimi". Infatti il contenuto la fa rimpicciolire, ma giunta alla porta, si rende conto d'aver lasciato la chiave sul tavolo. Assaggiato un pasticcino comparso dal nulla con su scritto "Mangiami" diventa enorme. Ora può prendere la chiave ma di nuovo non passa dalla porta. Affranta, scoppia in lacrime, che allagano la stanza. In quel momento, compare, tutto trafelato, il coniglio bianco, con, tra le mani, un ventaglio ed un paio di guanti bianchi di capretto e continua ad esclamare: "O, povere le mie orecchie, i miei baffi e le mie zampette, la duchessa mi condannerà a morte, se la farò attendere ulteriormente". Alice era talmente disperata che, non appena vide il coniglio passargli avanti, gli rivolse la parola, di tutta risposta, lasciò cascar guanti e ventaglio, e corse via nell'oscurità. Allora, siccome che faceva un gran caldo, prese il ventaglio, e cominciò a sventolarlo e, straordinariamente, ritornò di nuovo piccola. Scomparso il tavolo e la porticina che conduceva al giardino, si trova in compagnia d'un topo e altri animali (parrocchetto, dodo, aquilotto). Il topo abbozza una storia ma poi scatta la "corsa confusa" dove tutti gli animali corrono in circolo, chi inizia dopo chi smette prima. Alla fine della corsa, però, tutti sono asciutti...