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Il Contratto sociale Discorso sull'origine e i fondamenti della diseguaglianza tra gli uomini - Illustrazioni
Jean-Jacques Rousseau
Editora: Youcanprint
Sinopse
Jean-Jacques Rousseau è stato un filosofo, scrittore, pedagogista e musicista svizzero. "Il contratto sociale" è una tra le maggiori opere di Rousseau. L'opera delinea l'idea di Stato democratico, e perciò verrà ripresa come riferimento durante la Rivoluzione francese. Rousseau aveva teorizzato come agli inizi della civiltà umana fosse stato stipulato dagli uomini un primo Contratto sociale; tale contratto, però, era un patto leonino, iniquo, perché basato sulla forza e non sul diritto: non veniva istituito uno Stato che, con le sue leggi, garantisse i diritti naturali di ciascuno, l'unica legge vigente era quella del più forte. Con il secondo Contratto sociale gli uomini trovano una legittimazione giuridica delle proprietà, sostituendo alla forza il diritto, e producendo così lo Stato e la società civile, entrambi costituiti esclusivamente dai Cittadini e dalle genti. Nel Discorso sull'ineguaglianza, Rousseau afferma con decisione che questa non abbia origine nello stato di natura, ma che si sia generata assieme alla formazione della società, e che sia al contempo illegittima e dannosa per la moralità e per il benessere dell'umanità. Rousseau contrappone nettamente uno stato di natura in cui l'uomo è spontaneamente buono e in armonia rispetto a se stesso e all'ambiente circostante, ad uno stato civile dominato dalla competizione, dalla falsità, dall'oppressione e dai bisogni superflui, a cui l'individuo si adatterà acquisendo tali fattori sociali.
